"…E IL SOGNO REALTA' DIVERRA'…"

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BUSTO ARSIZIO. Uno spettacolo intitolato "Il Laboratorio dei Sogni" non poteva che essere questo: un sogno che si materializza in carne, ossa e…scarpette. Domenica 24 febbraio al Teatro "Fratello Sole", Teatro Per la Vita e la scuola di danza "Borgo Insigne" di San Colombano al Lambro hanno messo in scena un piccolo capolavoro, fatto di fantasia, professionalità e tanto, tanto amore. Amore per la solidarietà, per i bambini, ma anche per le altissime arti del teatro, della danza, del cinema. Un omaggio a quel grande creatore di sogni che è stato Walt Disney con la sua equipe di collaboratori, magistralmente interpretati da Claudio Sivilotti (Walt), Marco Piccinini (Ubbe Iwerks, il suo braccio destro), Franco Meletti (Roy Disney, il fratello di Walt), Maria Luisa Bonanomi (Margareth Winkler, proprietaria della casa di produzione Universal). Il grande pregio dello spettacolo, oltre a quello della semplicità (che non vuol dire ingenuità o pressapochismo, attenzione: ma la dote di essere comprensibile e fruibile da tutti, grandi e piccoli), è stata la capacità di

sintesi, di tradurre da un lato in brevi e incisive scene recitate i momenti salienti della vita del famoso disegnatore, e dall'altro cogliere con indovinate coreografie i passaggi più significativi di lungometraggi di animazione che hanno fatto la storia del cinema e sono rimasti nel cuore di tutti. Ecco quindi la partenza dei Sette Nani al ritmo di marcia di "Andiam, andiam, andiamo a lavorar", ecco i topolini che cuciono l'abito da ballo di Cenerentola, le guardie della Regina di Cuori che dipingono di rosso le rose sotto gli occhi attoniti di Alice, i simpatici spazzacamini amici di Mary Poppins, l'esilarante banda di Aristogatti e papere, gli incredibili animali (feroci?) del Libro della Giungla, le atmosfere esotiche di Aladdin.
Particolarmente toccante il finale (che a qualche adulto ha strappato perfino qualche lacrima), quando Walt ormai malato sogna le sue "Principesse" e poi in cielo si prepara per lui una grande festa, come il sontuoso ricevimento in onore di Belle ne "La Bella e la Bestia".

Un plauso particolare alla costumista Elena Panigada, che ha saputo vincere anche le sfide più difficili (come agghindare le danzatrici da chicchere e teiere!). A colpire lo spettatore, anche a spettacolo finito, è l'entusiasmo: il clima di partecipazione, di collaborazione tra amici e genitori e simpatizzanti del sodalizio, che non hanno paura di mettersi in gioco, di cimentarsi in un'opera così creativa e impegnativa. L'entusiasmo e … l'impazienza anche delle allieve di Lucia Cecchini Galloni: dai loro "Buonasera signora Lucia, ci vediamo domani a lezione!" trasparivano tanta gioia di ballare, e anche tanto affetto per la loro maestra.
Uno spettacolo insomma che avrebbe meritato più attenzione da parte del pubblico (sia per i meriti intrinseci, sia per lo scopo solidale a favore dell'AIRC, sia perché ideale per le famiglie che vi possono trascorrere insieme un pomeriggio veramente 'da sogno' anziché divisi tra TV e playstation…) e che si spera di poter replicare in altra
sede.

Gigliola Foglia